VOLUME: In Giotto le figure umane acquistano peso e volume, sono innanzitutto dei corpi che vivono e si muovono in uno spazio reale. Nello stile giottesco si afferma nel corso degli anni una sempre maggiore accentuazione dei volumi e una costante ricerca di spunti naturalistici. Nella cappella degli Scrovegni, a Padova, è evidente la piena maturità espressiva dell’artista: rispetto agli affreschi di Assisi si nota che le figure sono solide e voluminose e che alcuni accorgimenti tecnici arricchiscono di effetti materici tutto l’ambiente.
PROSPETTIVA: Giotto è il primo artista a tentare un abbozzo di prospettiva intuitiva, cioè senza precise regole geometriche. In particolare egli utilizza una prospettiva definita “a spina di pesce”, che prevede non uno, ma diversi punti di vista, che vanno a formare una composizione che ricorda lo scheletro di un pesce, da cui il nome. Un esempio di prospettiva giottesca è “il compianto del Cristo morto”.
PROFONDITA': In Giotto viene data profondità ad uno spazio in cui le persone sono saldamente inserite e hanno individualità ben distinte. Viene inoltre attuata una negazione della superficie della parete, che appare “sfondata”.
COMPOSIZIONE: Nei suoi affreschi Giotto crea un ambiente architettonico fittizio, in cui prospettiva e scorcio laterale sono del tutto intuitivi. Nelle “storie di S.Francesco” è particolarmente evidente l’inconfondibile maniera di organizzare le scene, la padronanza della prospettiva intuitiva negli sfondi, il realismo, l’eloquenza senza fronzoli di gesti e fisionomie. L’uso di architetture scorciate che svolgono il ruolo di quinte prospettiche creano degli spazi praticabili in cui i personaggi si muovono con naturalezza e coerenza, ad esempio possono girarsi di spalle rispetto all’osservatore, cosa prima inconcepibile. La composizione è libera dagli schematismi e simmetrie della pittura precedente, anche se accanto a scenari naturali e architettonici realistici troviamo ancora delle rappresentazioni dal gusto arcaico.
CORRETTEZZA ANATOMICA: La forma non più nobilitata dai consueti stilemi diviene assolutamente umana e popolare. Nella Croce di Santa Maria Novella Giotto dipinge il corpo di Cristo in maniera verticale, con le gambe piegate che ne fanno intuire tutto il peso.
10 commenti:
VOLUME:
In Giotto le figure umane acquistano peso e volume, sono innanzitutto dei corpi che vivono e si muovono in uno spazio reale. Nello stile giottesco si afferma nel corso degli anni una sempre maggiore accentuazione dei volumi e una costante ricerca di spunti naturalistici. Nella cappella degli Scrovegni, a Padova, è evidente la piena maturità espressiva dell’artista: rispetto agli affreschi di Assisi si nota che le figure sono solide e voluminose e che alcuni accorgimenti tecnici arricchiscono di effetti materici tutto l’ambiente.
PROSPETTIVA:
Giotto è il primo artista a tentare un abbozzo di prospettiva intuitiva, cioè senza precise regole geometriche. In particolare egli utilizza una prospettiva definita “a spina di pesce”, che prevede non uno, ma diversi punti di vista, che vanno a formare una composizione che ricorda lo scheletro di un pesce, da cui il nome. Un esempio di prospettiva giottesca è “il compianto del Cristo morto”.
PROFONDITA':
In Giotto viene data profondità ad uno spazio in cui le persone sono saldamente inserite e hanno individualità ben distinte. Viene inoltre attuata una negazione della superficie della parete, che appare “sfondata”.
COMPOSIZIONE:
Nei suoi affreschi Giotto crea un ambiente architettonico fittizio, in cui prospettiva e scorcio laterale sono del tutto intuitivi. Nelle “storie di S.Francesco” è particolarmente evidente l’inconfondibile maniera di organizzare le scene, la padronanza della prospettiva intuitiva negli sfondi, il realismo, l’eloquenza senza fronzoli di gesti e fisionomie. L’uso di architetture scorciate che svolgono il ruolo di quinte prospettiche creano degli spazi praticabili in cui i personaggi si muovono con naturalezza e coerenza, ad esempio possono girarsi di spalle rispetto all’osservatore, cosa prima inconcepibile. La composizione è libera dagli schematismi e simmetrie della pittura precedente, anche se accanto a scenari naturali e architettonici realistici troviamo ancora delle rappresentazioni dal gusto arcaico.
CORRETTEZZA ANATOMICA:
La forma non più nobilitata dai consueti stilemi diviene assolutamente umana e popolare.
Nella Croce di Santa Maria Novella Giotto dipinge il corpo di Cristo in maniera verticale, con le gambe piegate che ne fanno intuire tutto il peso.
Wow che bello
Che shifo
Bellissimo
Bello
Greve
Greve
Greve
Un sacco zì
Di grande aiuto ...
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